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Paradisi capovolti (autoritratto)
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Ho radici nel fondo dei vulcani
dove finisce il confine del mondo
reale e si aprono gli abissi arcani
e le sorgenti di fuoco errabondo
luogo non luogo dai contorni strani
dove l'estate ha il sapore profondo
di eternità e i labirinti lontani
di lassù sono linee messe in tondo.
Non sapevo di bruciare dentro grida
che ardendo dei lapilli fanno stelle,
gettandoli nel cielo evanescente
ma come folle nave senza guida
sul ribollente mare ribelle
giro a vuoto, rigiro e sono niente.
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