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VITA PASSATA
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In un’altra vita, sono certo,
ero il cedro più alto e bello
nel giardino del castello del re
della montagna di ghiaccio.
La montagna non sempre bianca
In primavera rifulgeva
d’esplosioni di colori e profumi
che si rincorrevano sino
ad abbracciarsi in una
salutare meravigliosa pozione.
Sotto i miei rami giocavano
i figli del re e dei dignitari di corte.
Aziel, dolce bimba vispa,
mi regalava la voce del suo flauto.
Un canto che unendosi a quello
degli uccelli rinvigoriva l’aria.
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