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DI pane e miele
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Di pane e miele
Sulleterno pianto del salice
riaccende la luna i desideri
e un gioco di memorie
- complice il calicanto profumato
scende in fitti grappoli
sulla mia stanca estate.
(In quel tempo di carezze ed aquiloni
la mia infanzia e il mio stupore
la tua figura antica
le tue spalle ricurve
il tuo sorriso
la tua mano di pane e miele
il tuo riposo una pianella di dolore
e la vigile attesa nel guscio screpolato
della sera
)
Scivolando leggera
nella notte silenziosa
riemerge dal fondo una bimba
Dietro a proteggerla un volto.
Il tuo, madre.
Di amarti per sopravvivere
di sciogliere al vento i tuoi capelli
di baciare il tuo volto segnato
di stringere le tue mani dolcissime
di fermare il sangue che mi abbandona
di rimorire in purità damore
ho bisogno
In questora spalancata ai cieli
solo di te, madre,
ho urgente spietato bisogno!
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